Style A to Zoe è un’al­tra gui­da allo stile, ques­ta vol­ta usci­ta dal­la pen­na di Rachel Zoe, in col­lab­o­razione con la scrit­trice / gior­nal­ista Rose Apodaca. 
Per chi la conoscesse poco, Rachel Zoe è la styl­ist di pun­ta di Hol­ly­wood, con cli­en­ti come Cameron Diaz, Anne Hath­away (sono sue infat­ti le scelte per il cam­bio di guardaro­ba mul­ti­p­lo alla ser­a­ta degli Oscar) e Jen­nifer Garner.

La sua car­ri­era è inizia­ta piut­tosto presto, vesten­do idoli delle teenag­er amer­i­cane come Brit­ney Spears, Back­street Boys e Jes­si­ca Simp­son per la riv­ista YM. Dopo qualche anno come free­lance la svol­ta è arriva­ta con lo styling (e la suc­ces­si­va ami­cizia) con Nicole Richie, con la quale ha “cre­ato” il boho chic, adot­ta­to negli anni suc­ces­sivi da star come Sien­na Miller (che tut­to­ra ne riven­di­ca l’idea), le sorelle Olsen e Kate Moss.

The Rachel Zoe Project

Negli ulti­mi anni è arriva­ta in tv (su Bra­vo in USA e Sky in Italia) con il real­i­ty The Rachel Zoe Project, che segue gli impeg­ni lavo­ra­tivi del­la sua crew (il mar­i­to Rodger Berman e gli assis­ten­ti Tay­lor Jacob­son e Brad Gores­ki) attra­ver­so i vari red car­pet e fash­ion week. Gli stes­si con­sigli dati alle star ven­gono poi elar­gi­ti sul suo sito per­son­ale The Zoe Report.

Rachel Zoe Studio

Il libro si pro­pone di aiutare a creare un pro­prio stile, con il glam­our pro­prio di una star hol­ly­wood­i­ana d’al­tri tem­pi ma restando comunque entro un deter­mi­na­to bud­get. Bud­get che sin­ce­ra­mente pen­so essere altissi­mo, ma bisogna sem­pre pen­sare che i prezzi amer­i­cani (soprat­tut­to del 2007) non sono pro­prio com­pa­ra­bili a quel­li italiani.
I dic­tat sono:

  • Trarre ispi­razione da star odierne e d’al­tri tem­pi, e sal­vare immag­i­ni, arti­coli e video in una cartel­li­na facil­mente acces­si­bile (stes­so con­siglio dato da Nina Garcia!)
  • Tac­chi sem­pre e comunque. Mas­si­mo mas­si­mo un paio di bal­ler­ine quan­do pro­prio non se ne può più.
  • Almeno un capo di cash­mere dev’essere pre­sente nel­l’ar­ma­dio, meglio se un maglion­ci­no con lo scol­lo a V o un dolcevita.
  • Tan­ti tan­ti gioiel­li, anche se fin­ti e di bigiot­te­ria. E’ impor­tante però aver­li ben sud­di­visi nel­l’ar­ma­dio, mag­a­ri con l’aiu­to di scat­ole traspar­en­ti da brico­lage etichet­tate per col­ore e stile.
  • E’ sem­pre meglio essere trop­po ben ves­tite piut­tosto che fare la figu­ra di quelle che si sono preparate in 5 minu­ti. Bisogna sem­pre dis­tinguer­si dal­la massa.
  • La casa (o la cam­era per chi vive anco­ra con i gen­i­tori) deve rispec­chiare il pro­prio stile.

A pri­ma vista non sem­br­ereb­bero brut­ti con­sigli (anzi!) se non che leggen­doli con più atten­zione ci si rende con­to di come tal­vol­ta si riferiscano ad un let­tore piut­tosto ben­es­tante. Effet­ti­va­mente da una styl­ist da red car­pet non ci si pote­va aspettare nul­la di diverso.

Per­sonal­mente ho prefer­i­to il libro di Nina Gar­cia, ma una vera fash­ion­ista non può perder­si nem­meno questo.

Scheda Libro

Tito­lo originaleStyle A to Zoe: The Art of Fash­ion, Beau­ty & Every­thing Glamour
Tito­lo /
Anno2007
Ed. Ital­iana/
AutoreRachel Zoe, Rose Apodaca
Illus­trazioniRuben Tole­do
GenereModa, Stile, Manuale
Sim­i­le a The Black Book of Style (Nina Gar­cia, 2007), That Extra Half an Inch: Hair, Heels and Every­thing in Between (Vic­to­ria Beck­ham, 2007), The Lit­tle Dic­tio­nary of Fash­ion: A Guide to Dress Sense for Every Woman (Chris­t­ian Dior, 2007), The ELLE­ments of Per­son­al Style: 25 Mod­ern Fash­ion Icons on How to Dress, Shop, and Live (Joe Zee e Mag­gie Bul­lock, 2010)
Dove acquis­tar­loIBS, Ama­zon

La citazione

«I don’t believe in chang­ing my style because some­thing’s a trend, … Peo­ple are mis­lead: They think because it’s a trend, they should do it. And it’s not going to work.»

«Non cre­do nel cam­biare il mio stile per­chè qual­cosa è un trend..La gente è trat­ta in ingan­no: pen­sa che per­chè qual­cosa è un trend allo­ra deb­ba seguir­lo. Ma non è così che funziona.»