Lauren Oliver - Delirium (book cover) www.accidiosav.com

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Siamo in un futuro non pre­cisato, e gli Sta­ti Uni­ti si sono chiusi: rispet­to al resto del mon­do e den­tro a sè stes­si. Mura elet­triz­zate cir­con­dano le cit­tà, in cui vige la legge marziale per scon­fig­gere l’amor deliria ner­vosa, malat­tia che sec­on­do i ver­ti­ci del mon­do del­la scien­za per trop­po tem­po ha con­t­a­m­i­na­to il mon­do intero.

I sin­to­mi? Bat­ti­to accel­er­a­to, sbalzi d’u­more, voglia di avere un con­tat­to fisi­co con l’al­tro. Ma gli scien­ziati han­no trova­to un modo per scon­fig­gere l’amore (per­chè è di questo che ovvi­a­mente si trat­ta) e tut­to ciò che com­por­ta: una cura, che dal diciottes­i­mo anno d’età rende immu­ni da qual­si­asi emozione trop­po forte.

Lena crede cieca­mente a tut­to quel­lo che le è sta­to da sem­pre inseg­na­to, fino a che una serie di even­ti iniziano a met­tere in dub­bio la realtà che le sta intorno. E’ vera­mente gius­to essere costret­ti a non provare più niente? E’ così peri­colosa ques­ta malat­tia? Dov’è fini­to il libero arbitrio?

Vista la mole di recen­sioni estrema­mente entu­si­as­tiche su Goodreads pen­so di esser­mi avvi­c­i­na­ta a questo libro con parec­chi pregiudizi.. capi­ta spes­so che un roman­zo sia osan­na­to solo per­chè ha avu­to una grande pub­blic­ità negli USA e i pri­mi let­tori ne han­no par­la­to bene. (Lo stes­so dis­cor­so se ricor­date l’ave­vo fat­to anche per Per­fect Chem­istry di Simone Elke­les). La spin­ta però me l’ha data la recen­sione di Alessia, che soli­ta­mente è sem­pre molto crit­i­ca e precisa.

Tut­ta ques­ta pre­mes­sa per arrivare al mio giudizio sul libro: non fat­e­vi ingannare da chi l’ha com­men­ta­to e come. Non è un libro per ragazz­ine, un chick lit o una sto­riel­la leg­gera tut­ta sole-cuore-amore. E’ un roman­zo che ti con­quista capi­to­lo dopo capi­to­lo, pieno di pas­sione e colpi di sce­na, scene roman­tiche inter­val­late da episo­di tragi­ci, ma che soprat­tut­to riesce a far pen­sare. Se ci trovas­si­mo nel­la con­dizione di Lena, vor­rem­mo far­ci curare o meno? Quante volte dopo che qual­cuno c’ha spez­za­to il cuore abbi­amo desider­a­to non sen­tire più nulla?

Que­si­ti che riman­gono in sospe­so fino alla con­clu­sione del libro. Finale che invece del soli­to hap­py end­ing è come il lan­cio di una bom­ba, un ulti­mo colpo di sce­na. Per­chè Delir­i­um è solo il pri­mo vol­ume di una trilo­gia, e se i nos­tri gusti almeno un poco si assomigliano non potrete aspettare nem­meno un giorno pri­ma di leg­gerne il seguito.

The dead­liest of all dead­ly things: It kills you both when you have it and
when you don’t.

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