Tra una pag­i­na e l’al­tra di Dirit­to Com­mer­ciale (una pal­la) mi sono let­ta un arti­co­lo del­l’ul­ti­mo numero di Wired, ded­i­ca­to a Ben Kacyra e al suo prog­et­to CyArk.

Si trat­ta di qual­cosa di vera­mente inter­es­sante, anche se cre­do che in pochi ne siano a conoscen­za. Il nome del prog­et­to di Kacyra (ingeg­nere civile iracheno, espa­tri­a­to negli Sta­ti Uni­ti) ha un doppio sig­ni­fi­ca­to: «arca dig­i­tale», oppure se let­to nel­l’in­terez­za del­l’acron­i­mo (cyber archive) «archiv­io dig­i­tale». Nomi azzec­ca­tis­si­mi, vis­to che si trat­ta di uno scan­ner laser che mem­o­riz­za immag­i­ni 3D (come quel­la qui sopra di Piaz­za dei Mira­coli a Pisa) dei prin­ci­pali mon­u­men­ti del mon­do, soprat­tut­to i più antichi.

Tutte le immag­i­ni ven­gono car­i­cate sul sito web, che si pre­sen­ta come una sor­ta di Wikipedia del­l’an­ti­chità: scien­ziati e ricer­ca­tori pos­sono cari­care le pro­prie conoscen­ze e richiedere even­tu­ali finanzi­a­men­ti, men­tre il “sem­plice” nav­i­gante può “vis­itare” zone arche­o­logiche di tut­to il mon­do, diret­ta­mente da casa.

Vera­mente utile è poi un’al­tra fun­zione del­lo scan­ner, mes­sa in evi­den­za dal­la riv­ista: tramite i col­ori del­l’im­mag­ine è pos­si­bile indi­vid­uare i vari pun­ti a ris­chio nei vari mon­u­men­ti, in modo da agire pre­ven­ti­va­mente con­tro even­tu­ali crol­li, e usura dipen­dente da agen­ti atmos­feri­ci e inquinamento.

In una ver­sione più sci­en­tifi­ca e meno “porta­bile” il prog­et­to mi pare molto sim­i­le ad una app per iPhone usci­ta cir­ca un anno fa, che permette(va?) di vedere tramite lo scher­mo del cel­lu­lare le varie piazze ital­iane com’er­a­no sec­oli fa. Inter­es­sante no?

[Immag­ine: Okapi]