Che abbia un rap­por­to con­flit­tuale con Tren­i­talia è già arcino­to a voi let­tori. Come anco­ra ries­cano ad inner­vosir­mi come poche cose al mon­do, è però anco­ra un mistero.

Il loro ulti­mo mis­fat­to? Ora ve lo spiego.

Come prob­a­bil­mente sapete, o immag­i­nate, il nos­tro effi­ci­en­tis­si­mo servizio fer­roviario ha dei prezzi allu­ci­nan­ti, che non si spie­gano mes­si a con­fron­to con quel­li degli altri sta­ti europei. Ebbene, la trat­ta Por­de­none – Tri­este (qua­si 2 ore di viag­gio, per poco più di 100 km) ha sem­pre avu­to prezzi sproposi­tati: più di 10 euro su un inter­re­gionale del­l’e­poca di Mar­co Caco, che se mes­si a con­fron­to con i 35 per Milano con l’Eu­rostar o i 17 pren­den­do solo region­ali, las­ciano vera­mente da pensare.

Abi­tan­do però a ridos­so del Vene­to però, noi poveri stu­den­ti, abbi­amo sem­pre potu­to aprof­ittare del­lo scon­to di cam­bio regione: facen­do il bigli­et­to da Conegliano Vene­to (vali­do in quan­to il chilome­trag­gio è mag­giore) c’era un risparmio di cir­ca 1.50 euro, per un totale di cir­ca 90 euro annu­ali. I costi eran sem­pre trop­po alti, ma un qual­cosa di pos­i­ti­vo c’era.

Ovvi­a­mente però fig­uri­amo­ci se Tren­i­talia las­ci­a­va risparmi­are i suoi utenti!

Lunedì mat­ti­na sono arriva­ta in stazione e ho chiesto il mio soli­to bigli­et­to Conegliano-Tri­este. La sig­no­ra alla cas­sa mi guar­da con aria sin­ce­ra­mente dispiaci­u­ta (dal­l’età ho dedot­to che potesse avere un figlio uni­ver­si­tario come me) e mi dice: “Da oggi sono cam­bi­ate le tar­iffe, ti con­viene far­lo da qua.” La bef­fa più grande? Non solo han­no alza­to il bigli­et­to da Conegliano elim­i­nan­do lo scon­to di cam­bio regione, ma han­no addirit­tura alza­to il cos­to del bigli­et­to da qua, por­tan­do­lo a 11.20 euro, una follia.

Han­no aumen­ta­to il servizio con tut­to ciò? No, anzi, l’han addirit­tura peg­gio­ra­to. Sono sali­ta su un treno con 15 minu­ti di ritar­do, con car­tac­ce da tutte le par­ti, riscal­da­men­to ecces­si­vo e finestri­ni bloc­cati, cosìc­chè mi son fat­ta 2 ore col ris­chio di sof­fo­car­mi per man­can­za di ossigeno.

Io sin­ce­ra­mente non ho più parole.